SOLAR

Solar è nostro partner dalla fine del 2022 quando dopo un anno di Surf Camp in giro per l’Europa abbiamo deciso che volevamo fare qualcosa di più per tutti quelli che ci avevano seguito. 

Ed ecco l’idea: troviamo un partner italiano che produce tavole fatte a mano (e non solo). In questo modo siamo sicuri che potremmo consigliare sempre il meglio a tutti quelli che vogliono continuare con il surf!

La scelta non è stata difficile..

Conoscevamo Lucio, la persona che sta dietro a Solar, da molti anni. Non di persona ma di fama e avevamo sempre sognato una sua tavola fatta a mano ma per diversi motivi non c’era stata ancora occasione di averne una,

Così non ci abbiamo pensato due volte: tavole fatte a mano, shaper con esperienza e rigorosamente made in italy. 

Abbiamo chiamato Lucio e tra un ricordo e l’altro degli anni ‘90 dove prendevamo le nostre prime onde abbiamo dato il via alla nostra collaborazione.

Su Solar ci sarebbe da scrivere un libro ma fortunatamente ci ha pensato lui a raccontare (a dosi ridotte) la sua storia!

Qui sotto troverai: la sua storia, i materiali che utilizza e la sezione dedicata alle tavole “entry level” ovvero le white line. Tutte le altre tavole,fatte a mano ,le produce su misura in base all’esigenza del cliente.

Per qualsiasi informazione potete scriverci direttamente e poii vi faremo parlare con lui!



SOLAR

Solar è nostro partner dalla fine del 2022 quando dopo un anno di Surf Camp in giro per l’Europa abbiamo deciso che volevamo fare qualcosa di più per tutti quelli che ci avevano seguito. 

Ed ecco l’idea: troviamo un partner italiano che produce tavole fatte a mano (e non solo). In questo modo siamo sicuri che potremmo consigliare sempre il meglio a tutti quelli che vogliono continuare con il surf!

La scelta non è stata difficile..

Conoscevamo Lucio, la persona che sta dietro a Solar, da molti anni. Non di persona ma di fama e avevamo sempre sognato una sua tavola fatta a mano ma per diversi motivi non c’era stata ancora occasione di averne una,

Così non ci abbiamo pensato due volte: tavole fatte a mano, shaper con esperienza e rigorosamente made in italy. 

Abbiamo chiamato Lucio e tra un ricordo e l’altro degli anni ‘90 dove prendevamo le nostre prime onde abbiamo dato il via alla nostra collaborazione.

Su Solar ci sarebbe da scrivere un libro ma fortunatamente ci ha pensato lui a raccontare (a dosi ridotte) la sua storia!

Qui sotto troverai: la sua storia, i materiali che utilizza e la sezione dedicata alle tavole “entry level” ovvero le white line. Tutte le altre tavole,fatte a mano ,le produce su misura in base all’esigenza del cliente.

Per qualsiasi informazione potete scriverci direttamente e poii vi faremo parlare con lui!



La storia di LUCIO

Sono nato e cresciuto a Pesaro, in Adriatico. Ho iniziato a surfare a 16 anni nello spot cittadino, la Palla di Pomodoro (nome dato dalla presenza della scultura di Arnaldo Pomodoro). Ora purtroppo questo spot non esiste più, nel 2001 lo hanno chiuso con delle scogliere, come tante altre parti di mare aperto in città e a noi non rimangono altro che bei ricordi di surfate tra amici.

Sicuramente Un Mercoledì da Leoni ha dato l’imprinting alla mia adolescenza e ha suscitato in me l’interesse verso il surf all’inizio e la costruzione delle tavole poi. Eh si, perché oltre a Matt, Jack e Leroy, i tre amici e protagonisti del film, io ero particolarmente colpito da Bear, lo shaper.

Da quel preciso momento mi sono detto che dovevo provare a costruire una mia tavola e così è stato, come si dice “la resina mi è entrata nel sangue”. Ne ho costruite diverse altre da autodidatta finchè a 22 anni, dopo il servizio militare (obbligatorio in quegli annimi sono trasferito a Roma per lavorare alla Pike, che al tempo era la factory più produttiva in Italia. Nei due anni trascorsi presso questo laboratorio mi sono occupato di tutti i passaggi inerenti la costruzione delle tavole poi, volendo perfezionare la mia tecnica ho deciso di partire per l’Australia e fare esperienza nelle surf factory che avevano risposto ai miei fax…..si avete letto bene, proprio fax: al tempo internet non era ancora diffuso e la casella e-mail non l’aveva praticamente nessuno così inviavo i fax!!! Altri tempi.

Dopo aver fatto degli stage presso la CHP, la Local Motion Australia, aver conosciuto e collaborato con diversi shaper e aver surfato tra le onde più belle della mia vita ho deciso di rientrare in Italia per aprire un laboratorio e dar vita al progetto che avevo ormai in mente da anni…. Dinamo!!

L’esperienza Dinamo è stata fantastica e, anche se è durata solo 6 anni, è stato un periodo molto intenso. Mi ha dato l’opportunità di misurarmi con me stesso dato che io e i miei ragazzi producevamo fino a 350 tavole l’anno (negli anni più produttivi) vendendole in tanti shop italiani e anche qualcuno in giro per l’Europa. Come immaginerete il livello qualitativo e le rifiniture dovevano essere sempre ad altissimi livelli, è per questa ragione che ho sempre utilizzato i migliori materiali e mi sono tenuto aggiornato sulle novità e sugli shape viaggiando per il mondo.

Purtroppo la costanza e l’impegno non mi hanno premiato , forse avevo messo in moto un meccanismo troppo grande e i margini non erano sufficienti per coprire tutte le spese fisse che avevo, senza contare il budget pubblicitario, i team riders e tanti antri aspetti che hanno pesato sul bilancio.

Così nel 2002, dopo 1.400 tavole prodotte, ho deciso di chiudere non senza rimpianti. Non è passato anno senza che pensassi di tornare a costruire tavole anche solo per passione, per qualche amico che me lo chiedeva!!

Dopo tanti ripensamenti ho finalmente deciso di iniziare una nuova avventura, così un anno fa è nata la Solar Surfboards. La filosofia rispetto alla Dinamo è cambiata radicalmente infatti mi rivolgo direttamente al surfista saltando i surf shop. Questa è più che altro una scelta dettata dall’esigenza di avere un margine di guadagno sufficiente a sopravvivere e continuare a fare quello che più mi piace nella vita: shapare. Nessun problema con negozi e negozianti ma la torta è così piccola che non è possibile mangiarci in due.

Inoltre avere un rapporto diretto con il cliente lo considero un beneficio per entrambi, sia per lo shaper che lavora su un progetto definito sia per il surfer che si ritrova una tavola su misura per le proprie dimensioni e livello.



Questa forza, passione e armonia che si generava ad ogni viaggio ci ha spinto a fare qualcosa di più ed oggi siamo qui a parlavi di Honua.

I MATERIALI utilizzati

Per quanto riguarda i materiali mi sono orientato su delle scelte decisamente più ecosostenibili rispetto ad un tempo: utilizzo EPS (polistirolo) 35 e 40 kg/mc molto denso e quindi con delle sfere estremamente piccole e “strette” tra loro che lasciano poco spazio all’acqua in caso di rottura della tavola e che mi danno la libertà di giocare con il peso e la flessibilità della tavola nel caso dovesse trattarsi di una short ultra leggera ad alte prestazioni o di un classic long dove un po’ più di peso per generare inerzia è assolutamente richiesto.

Il polistirolo è una plastica e come tutti i prodotti plastici può essere riciclato, il poliuretano no. Per produrre il polistirolo ci vuole acqua bollente e la risultante, a lavoro finito, è solo vapore acqueo mentre per la produzione di poliuretano ci vogliono solventi e nell’aria vengono rilasciati vapori tossici.

Per quanto riguarda la resina al momento sto utilizzando la Super Sap Entropy che è una epossidica a base vegetale prodotta negli Stati Uniti, una delle epossidiche più utilizzate oltreoceano. Certo la resina epossidica costa tanto di più rispetto alla poliestere e il ciclo produttivo richiede più passaggi e quindi tempi più lunghi ma la differenza qualitativa sul prodotto finito è netta rispetto alla poliestere: leggero, resistentissimo e flessibile. Una tavola in epossidica ha un’aspettativa di vita molto più lunga rispetto ad una tavola in poliestere.

La resina epossidica non rilascia quasi VOC (composti organici volatili) avendo pochissimi solventi mentre la resina poliestere è ricca di solventi e, sia durante la fase di produzione della stessa che durante le lavorazioni, rilascia VOC. Pensateci quando dovrete acquistare la vostra prossima tavola se ci tenete all’ambiente.

Per il tessuto di vetro utilizzo Hexcel da 6 e 4 once, uno dei tessuti più conosciuti e utilizzati da tutti i costruttori di tavole nel mondo!

L’ultimo passaggio per ogni tavola Solar è un ciclo di 10 ore a 38°C in un hot box per velocizzare la stagionatura che normalmente avviene in 2/3 settimane per l’epossidica, così da consegnare la tavola pronta per l’uso ad ogni cliente.



Questa forza, passione e armonia che si generava ad ogni viaggio ci ha spinto a fare qualcosa di più ed oggi siamo qui a parlavi di Honua.

Le tavole ENTRY LEVEL

Finalmente sono arrivate le nuove Solar Whiteline, la linea di tavole dedicata a quei surfisti che cercano una tavola entry level a prezzi contenuti ma di ottima qualità.

Sono tavole studiate per principianti e medium level, leggere e robuste, ideali per onde con poca potenza.

Funboard 7’0″ X 21″3/4 X 2″5/8 thruster

Tavola medium level per chi non ha problemi di take off e taglia l’onda. Molto divertente e manovrabile anche in condizioni di onda poco potente.

Minimalibu 7’6″ X 22″ X 2″3/4 thruster

Tavola studiata per principianti. Tanto volume per facilitare la partenza e le manovre. Ottima anche per il surfista intermedio che vuole divertirsi con onde piccole e piatte.

Longboard 9’1″ X 23″ X 3″ single fin

Si tratta di uno shape all-round adatto alla maggior parte di situazioni non troppo critiche. Volume, bordi e rocker line sono state studiate per sfruttare al massimo le onde e divertirsi, sia per i principianti che per tutti quei surfisti più esperti che cercano uno stile classico.






Questa forza, passione e armonia che si generava ad ogni viaggio ci ha spinto a fare qualcosa di più ed oggi siamo qui a parlavi di Honua.